IMG_0725Fra i 184 commi delle disposizioni collegate alla Legge di stabilità regionale, approvata lo scorso 23 novembre [1], spunta, oltre ai nuovi poteri urbanistici per Roma, anche una categorica prescrizione. Le Varianti al PRG potranno essere adottate dall’Assemblea Capitolina solo dopo la consultazione delle organizzazioni sociali, culturali, ambientaliste, economico-professionali e sindacali interessate. Ma non solo, sarà necessario anche garantire un adeguato processo di partecipazione e informazione rivolto ai cittadini.

La disposizione  di per se non è  una assoluta novità in quanto già contenuta nella Legge urbanistica generale della stessa Regione Lazio [2]. Ma poiché in tal caso era riferita ai nuovi Piani urbanistici comunali era facile per il Comune di Roma sottrarsi alla disposizione affermando che, nello specifico, Roma era scampata  alle disposizioni generali con una sua particolare procedura di approvazione del PRG. Di conseguenza era possibile svicolare, per le Varianti al PRG, dal confronto con i cittadini.

Inoltre, dal lato del Comune di Roma il famoso Regolamento della partecipazione [3] approvato nel 2006 era circoscritto ai soli Piani urbanistici di dettaglio e quindi taluni progetti comportanti trasformazioni urbanistiche importanti potevano essere adottati senza forme di comunicazione preventiva.

Fin qui la notizia, due parole di commento. La partecipazione pubblica ai processi di trasformazione del territorio è percepita dalla pubblica amministrazione come un aggravio del procedimento. Un ulteriore passaggio burocratico che si frappone all’approvazione senza alcuna possibilità di incidere sui contenuti del progetto. Un’ impressione legata alle forme meramente protestatarie assunte dai cittadini che hanno caratterizzato le epoche passate. Ormai da diversi anni l’approccio da parte dei cittadini è cambiato. I comitati di abitanti non producono solo interdizione ma sempre più spesso forme di collaborazione attraverso una una viva capacità progettuale.

Come si dice, una volta esaurita la crescita urbanistica  nel vuoto della campagna la ricomposizione della città e  la rigenerazione urbana investono territori abitati. Quindi, inevitabilmente, si dovrà tenere conto delle persone quale dato oggettivo e ineludibile del progetto come è stato fatto fino ad oggi  nel caso della morfologia del territorio o della geologia.

1 -Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2022. Disposizioni varie – Numero della legge: 19 Data: 23 novembre 2022 Numero BUR: 97 Data BUR: 24/11/2022:   https://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglio-regionale/?vw=leggiregionalidettaglio&id=9449&sv=vigente

2 – Legge n° 38 del 22 dicembre 1999 – Norme sul governo del territorio

3 – Regolamento per l’attivazione del processo di partecipazione dei cittadini alle scelte di trasformazione urbana (Delibera del Consiglio Comunale n.57/2006)

 

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2 commento su “Da Zingaretti e Valeriani una buona notizia per i romani”
  1. Salve Mister Geusa condivido il suo ” finalmente una buona notizia” che ci sorprende favorevolmente…c’è la fase due: l’applicazione sarà nostro compito dare una mano ad una amministrazione che ne ha tanto bisogno…buttare la palla in tribuna è uno sport da evitare da entrambe le parti.

  2. Salve. Mi sono convinta che la partecipazione debba significare una seria capacità di ascolto e traduzione in azioni coerenti con quanto richiesto, come per le opere pubbliche.
    Sono inoltre convinta che ormai la partecipazione non sia la decorazione di un iter, quanto piuttosto una componente essenziale della fattibilità dei progetti. Ogni approvazione ormai significa una convenienza tra tutti gli attori compresi i cittadini possibili futuri utenti e garanzia di conclusione del procedimento.

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