Mafia Capitale, la «lista Gabrielli»: ecco gli atti e gli appalti da annullare

Alessandro Capponi (da roma.corriere)

La richiesta: «Celere rotazione dei burocrati». Alfonso Sabella: «Per Pecoraro la mafia non c’era…»

«Si ritiene opportuno proporre l’annullamento delle seguenti procedure». Nella relazione consegnata da Gabrielli ad Alfano le ultime pagine raccontano tutti gli atti amministrativi di Roma (tutti in date tra il 2013 e il 2014, quelli precedenti hanno terminato gli effetti) che, evidentemente, per il prefetto della città, Franco Gabrielli, sono da mandare al macero. Proroghe e rinnovi finiti nelle carte di Mafia Capitale. Dipartimenti — per lo più Verde, Sociale e Politiche Abitative — numero di serie delle determine, scopo: tutto quello che amministrativamente non torna, dunque, è qui.
La rotazione degli incarichi
C’è dell’altro: «Si ritiene opportuno raccomandare che Roma provveda ad attuare nei Dipartimenti ispezionati dalla Commissione e, più in generale in tutti gli uffici individuati nel piano anticorruzione come particolarmente esposti (…) una graduale ma celere rotazione degli incarichi dei dirigenti e dei funzionari». Prima ancora di pensare all’elenco Gabrielli — secondo alcuni la disposizione dal ministero che dispone la rimozione dei burocrati potrebbe arrivare la prossima settimana — il Campidoglio, dice Gabrielli, «raccomanda» di far ruotare tutti. Il «consiglio» è subito accolto, evidentemente: «Da qualche giorno – dice Alfonso Sabella, l’assessore alla Legalità grazie al piano anticorruzione, è partita la rotazione di funzionari e dirigenti».
Il ruolo della macrostruttura
Prima ancora di entrare nel dettaglio degli atti da «annullare» — valore: milioni di euro — bisogna però notare le parole che lo stesso Sabella dedica all’ex prefetto, Giuseppe Pecoraro: «Gabrielli nella relazione inviata ad Alfano lamenta il fatto che il sindaco Marino è stato lasciato solo dalle altre istituzioni e in effetti l’ex prefetto Pecoraro nel 2013 dichiarava “la mafia a Roma non esiste”….». Sabella lancia anche un messaggio chiaro al Viminale: «Ora abbiamo varato la macro-struttura e dobbiamo riempirla. Se, come pare, non si va verso lo scioglimento del Comune per mafia, bensì verso azioni mirate del ministero dell’Interno su funzionari o dirigenti, sarebbe molto utile che arrivasse per tempo qualche indicazione da parte del Viminale, proprio per la composizione della macrostruttura».
Verde pubblico e casa nel mirino
Di certo il governo, tramite il suo ufficio territoriale — la prefettura — dà indicazioni chiare sugli atti da annullare: per il Dipartimento tutela Ambientale e protezione civile, gli atti 2300, 2301, 2302, 2303, 2304, 2312, 2313, 2314, 2314, 2314, 2315 (tutte del 2013) «relative alla manutenzione del verde pubblico»; così pure altri tredici atti del 2014; Gabrielli dice di annullare anche i contratti relativi alle determine 273 e 337 (2014) per i servizi di assistenza abitativa; sul Sociale, due atti relativi al campo di Castel Romano e altri due per «lavori di manutenzione sui campi nomadi»; Poltiche abitative: due atti (1 e 30 luglio 2014) relativi a «rinnovi di appalti per i servizi di assistenza abitativa». E, scrive Gabrielli, «ciò perché l’assegnazione pare essere avvenuta per effetto di un patto di desistenza tra le imprese invitate». Poi c’è il capitolo Ama, che ormai è tristemente noto. Infine, nella relazione Gabrielli, c’è un particolare che, forse, aiuta a raccontare le infiltrazioni a Ostia: il prefetto propone di «eliminare il rapporto privatistico esistente relativo alla gestione dello spazio della spiaggia di Capocotta destinato all’area naturalista»: il Comune, infatti, non percepisce alcun canone.

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1 commento su “Mafia Capitale, la «lista Gabrielli»: ecco gli atti e gli appalti da annullare”
  1. . . . . e venne il nuovo Prefetto di Roma. Nelle sue prime ore di lavoro eliminò la importantissima fermata Atac – n. 18 linee del TPL romano – di via del Plebiscito. Una bacchetta magica (stregata). Quando – finalmente – venne ripristinata quella fermata, l’ADP emise questo Comunicato Stanpa N. 2:

    COMUNICATO STAMPA N. 2 del 31 MAGGIO 2012

    Dalle ore 11 di oggi, 31 maggio 2012, è tornata a compiere la sua preziosa opera a favore dei viaggiatori che affollano le 18 linee del TPL – ATAC che fermano via del Plebiscito; quella fermata nota per essere scomparsa (deseparecido) improvvisamente alle ore 23 del 28 dicembre 2009.
    Si ringrazia sentitamente l’attivo Direttore della Direzione Customer Care dell’Atac spa che ci ha fornito quella notizia da noi attesa per 885 giorni, per 21244 lunghe e sofferte ore.
    L’Associazione per i Diritti dei Pedoni di Roma e del Lazio auspica che il prefetto di Roma, liberatosi dal “fardello” (inesistente!?!?) della fermata ATAC e dall’incarico di “Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti”, dedichi un poco del suo tempo alla pericolosa e drammatica condizione degli attraversamenti pedonali a Roma i quali – oltre a condizionare negativamente la qualità della vita e le relazioni sociali ed economiche dei cittadini – condizionano negativamente la mobilità dei turisti, preziosi messaggeri di informazioni dirette ai loro concittadini. Uff. Stampa ADP 3393484370 “””””

    Come stiamo vedendo, l’Istituzione da noi solecitata era impegnata in altra attività: cercava la “Mafia Capitale” e non la trovava. . . . . . . e, cercava, cercava, cercava.

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