Cronache dal futuro
POLITICA
Il prossimo autunnale governo tecnico di unità nazionale per la ricostruzione sarà guidato da Mario Draghi e avrà come ministro degli Esteri Giuseppe Conte.
Non ci saranno le elezioni fino all’elezione del prossimo Presidente della Repubblica che sarà Mario Draghi. La data di questa elezione presidenziale non è ancora certa perché c’è la possibilità di una proroga di un paio d’anni a Mattarella se la situazione avesse ancora bisogno di Draghi Presidente del Consiglio.
Alle elezioni che saranno proporzionali a doppio turno con indicazione del Presidente del Consiglio si presenteranno due coalizioni più un raggruppamento centrale guidato da Giuseppe Conte che al secondo turno si apparenterà con la coalizione di sinistra.
ECONOMIA
Ci saranno i coronabond, probabilmente emessi da più attori dalla BCE al FMI alla BEI ad altre banche centrali, saranno a scadenza illimitata e daranno un discreto rendimento connesso all’andamento dell’inflazione che ricomincerà ad oscillare anche per aree geografiche.
I coronabond sostituiranno quasi completamente le varie forme d’immobilizzazioni finanziarie dai conti correnti ai depositi postali e prodotti analoghi.
Questo grande afflusso di capitali privati sui coronabond permetterà politiche nazionali di redditi minimi alla grande massa di inoccupati e sottoccupati.
Le differenze sociali saranno più connotate dall’accesso a funzioni e competenze professionali soddisfacenti e ricche di relazioni che dalle differenze di reddito.
Le filiere alimentari si riconvertiranno quasi totalmente su base nazionale.
L’industria automobilistica si spezzetterà in una moltitudine di medi players assemblatori di auto elettriche sulla base di tre/quattro grandi produttori di pianali/batterie.
L’edilizia si automatizzerà molto con l’utilizzo su grande scala dei sistemi di progettazione e gestione BIM.
Grande sviluppo e riconversione avrà la chimica con l’adozione di tecnologie circolari delle materie prime a cominciare dai tanti modelli di plastiche.
Il turismo si contrarrà in maniera vigorosa rimanendo quasi esclusivamente su base nazionale. Ciò produrrà un abbassamento dei valori immobiliari nelle città storiche per la diminuzione degli affitti turistici e una lieve performance delle seconde case.