Le donne dello SPI CGIL di Corviale, nel corso degli anni di lavoro allo sportello con la cittadinanza, sono venute a contatto con alcune situazioni, ancora sommerse o comunque non pienamente espresse, che possono configurarsi come una vera e propria negazione del diritto a una vecchiaia serena.
Di che cosa si tratta? Di donne anziane, fragili e spesso sole, che in questa fase della loro vita avrebbero il diritto a essere lasciate in pace e che invece sono tormentate da malvagità e violenza di famigliari maltrattanti. Figli, fratelli o parenti che per motivi probabilmente legati a qualche disagio personale, abusano della loro fragilità con continue richieste di denaro, preteso con botte, urla e minacce.
La violenza sugli anziani condivide con quella contro le donne e i bambini alcune caratteristiche: è altrettanto multiforme, ambigua e sotto-rilevata, con l’aggravante d’aver suscitato, con enorme ritardo, l’attenzione degli esperti e dell’opinione pubblica.
Una vera e propria trappola da cui non sanno come uscirne e che è vissuta nel silenzio, nella vergogna e nei sensi di colpa. Come accade a tutte le vittime di violenza. Subire e non denunciare prevale nel sentimento di queste donne che vivono il conflitto tra i valori famigliari e il desiderio di tranquillità.
Sappiamo inoltre che Corviale ha un assetto abitativo molto particolare che non favorisce la condivisione, non crea comunità. Queste donne scontano l’isolamento, un ostacolo ulteriore per poter parlare o comunque far percepire a qualcuno il loro disagio.
Eppure la richiesta di aiuto esiste e le donne dello SPI CGIL lo hanno ben chiaro, come hanno ben chiaro che è arrivato il momento di offrire un punto di ascolto dedicato a queste tematiche, un presidio antiviolenza da aprire a Corviale.
Ma da soli non si va da nessuna parte. Noi invitiamo tutti i soggetti attivi nel quartiere e che svolgono un lavoro di ricerca di coesione sociale e culturale nel territorio a coordinarsi e creare rete sul tema della violenza alle donne fragili.
Ci rivolgiamo all’undicesimo Municipio, al Centro Antiviolenza del Trullo, a EUDECoop (cooperativa di comunità urbana), al Calcio Sociale, al Rugby Sociale, al Mitreo, all’Associazione Corviale domani, alle Scuole, al Centro polivalente Nicoletta Campanella, alla Biblioteca Comunale, invitandoli a partecipare a una giornata di incontro che si terrà tra maggio e giugno nello spazio antistante la Biblioteca. Un’occasione per confrontarsi, avviare iniziative, ascoltare, vivere l’esperienza di stare insieme.
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Lo sai che condivido e se vuoi far conoscere le donne per arrivare a questo primo risultato. Mi fa molto piacere e lavoreremo a far vivere che a maggio si tagli quel nastro del una giornata in cui si avvii concretamente quel passo in avanti che possa rompere i tanti silenzi, le umiliazioni, le vergone e i sensi di colpa.Loro e noi faremo la nostra parte insieme alle Istituzioni che sono nel nostro territorio e alle tante realtà associative e civiche.Possiamo farcela a dare risposte concrete e a ricominciareva vivere una vita degna di questo nome