A giugno scorso Roma Servizi per la Mobilità e VeloLove hanno pubblicato il “Documento finale di partecipazione” che sintetizza gli incontri svolti con i cittadini contestualmente all’avvio della progettazione definitiva del Grande Anulare Raccordo delle Bici.
Fra gennaio e febbraio si sono svolti cinque incontri on line su altrettanti ambiti di progettazione con una media di un centinaio di partecipanti e diverse migliaia di visualizzazioni. Agli incontri si è aggiunta una rilevazione tramite questionario di 13 domande per focalizzare meglio aspettative e proposte a cui hanno aderito 240 partecipanti.
Gli esiti di tutta questa attività sono stati raccolti nel Documento, citato all’inizio, di 60 pagine fitte di grafici e tabelle e scaricabile dal sito: https://romamobilita.it/sites/default/files/GRAB_Doc_Cantieri_0.pdf .
I principali risultati emergono proprio dalla sintesi delle risposte ai questionari. Per il 22% degli intervistati, che corrisponde al primo posto nella graduatoria delle osservazioni, si conferma l’esigenza di collegare il GRAB alle altre piste ciclabili esistenti. Si conferma questo come argomento strategico per l’efficacia della proposta. Altro dato significativo che raccoglie l’8% dei consensi, che può sembrare poco ma si deve confrontare con percentuali di analogo peso, è la richiesta esplicita di non attraversare Villa Ada. Infatti nella sintesi dell’incontro dedicato a Villa Ada la proposta di passaggio del tracciato al di fuori del parco di Villa Ada figura al primo posto.
Infine le ultime 15 pagine sono dedicate alle controdeduzioni di Roma Servizi per la Mobilità alle preoccupazioni e richieste dei cittadini. Qui occorre esprimere una valutazione.
La tipologia delle risposte è del tipo: potete dire quello che volete ma non incide sul mio progetto. Si tratta in generale di risposte formali come nel caso di Villa Ada dove si afferma: “Il passaggio nell Ville e nei parchi è un tema che stiamo affrontando con la giusta attenzione stiamo interessando tutti i soggetti coinvolti nelle decisioni.” Per proseguire poi: “E’ importante raccogliere i suggerimenti e le proposte che emergono dagli spazi della partecipazione per rendere nota e condivisa l’opera e le scelte tecniche che stanno alla base. Sin dal primo momento RSM ha indicato la delicatezza del contesto di Villa Ada. Si sta lavorando per un progetto definitivo che coniughi fruizione e rispetto di tutte le componenti.” Conclusione, grazie per la partecipazione e proseguiamo per la nostra strada.
Quindi l’attraversamento ce l’ha ordinato il dottore e con un poco di zucchero la pillola va giù.
Se si volessero utilizzare i due neuroni residui questo “attraversamento” è in conflitto proprio col bene che s’intende salvaguardare e valorizzare. Infatti la Villa è un complesso unitario e pertanto le opere di manutenzione e di restauro dovranno essere valutate e finalizzate alla conservazione e valorizzazione del bene nella sua integrità. Quindi anche il rifacimento del singolo sentiero deve essere condotto in coerenza con l’intero complesso.
Altrettanto il GRAB si configura come nuovo intervento unitario con sue peculiarità di “ciclovia turistica”, geloso del suo impianto originario e non come sommatoria di percorsi ciclabili.
Di conseguenza a Villa Ada si concretizza il conflitto fra due impianti unitari quello della Villa e quello della Ciclovia. Il conflitto è intrinseco agli oggetti che si giustappongono pertanto di tipo concettuale e non mimetizzabile attraverso il trattamento epidermico delle superfici.
O si è Villa o si è Ciclovia tertium non datur.

Sono d’accordo