scuola Cronache dal futuro
SCUOLA
Roberto Maragliano: “La scuola italiana è pronta ad affrontare l’avventura nel digitale? Come dico nel video la risposta è no. La scuola di prima della crisi del coronavirus non può avere un futuro. Perché riproduce un modello messo a punto nel passaggio tra Otto e Novecento. E’ la scuola del leggere, scrivere, far di conto e del sapere disciplinare. Un modello europeo basato sull’esclusività della formazione umanistica o umanistico/scientifica.
Quel modello non è più competitivo rispetto alla formazione parallela che le società sono andate sviluppando attraverso i media della comunicazione sociale. Con l’azione di questi altri media è andata via via affermandosi una diversa accezione di democrazia del sapere e una diversa modalità di partecipazione della collettività alla sua realizzazione. Si è legittimato, anche a livello di senso comune, un modo di produrre e praticare il conoscere più coerente con le grosse rivoluzioni che sono andate via via maturando in tutti i campi del sapere.
Dall’immobilismo della scuola non si esce limitandosi ad introdurre al suo interno dei mezzi più performativi dei precedenti, ma ripensando l’intero assetto dei saperi e della didattica. Non regge la ripartizione tra discipline, in quanto la realtà della produzione di sapere è fatta più di legami che di divisioni. Non regge la gerarchia interna ai saperi umanistici, con i codici scrittori intesi come più potenti di quelli visivi e sonori. Non regge un apprendimento tutto centrato sulla lettura e così poco attento all’operatività. Non regge un sistema di valutazione formalmente punitivo, comunque sganciato da una effettiva funzionalità didattica.
Occorrerà cambiare la scuola altrimenti la società troverà delle alternative alla scuola, come sta già facendo. E a pagare il prezzo saranno, ancora una volta, i più deboli.”
Video “La scuola in movimento: intervista a Roberto Maragliano :
https://m.youtube.com/watch?v=Rv8h-nCJhQ8&feature=youtu.be

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